“VOGLIO FARE NUOTO” Quali sono i fattori che influiscono sulla scelta di uno sport e sulla motivazione dei più piccoli

L’attività sportiva  ha un’importanza fondamentale nello sviluppo fisico, psicologico e relazionale di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze.

Ma come si arriva alla scelta di un determinato sport? Come genitori occorre assolutamente arrivare preparati a questo momento, conoscendo i fattori che possono influenzare la scelta. E quindi prima o poi accadrà che un/una figlio/a  si presenti  con la fatidica domanda “Voglio fare nuoto. Mi porti a provarlo?”. 

Da dove nasce l’interesse per questa specifica disciplina?

Diversi sono i fattori che lo muovono verso il nuoto. Può darsi che sia attratto perché in vacanza  si è divertito a fare lunghi bagni in acqua, oppure perché lo fa l’amico/a del cuore o perché qualcuno in famiglia lo ha fatto da giovane e gli è stato raccontato oppure ancora perché lo ha visto in televisione alle Olimpiadi . Ognuno di questi fattori ha una sua influenza peculiare non solo rispetto alla scelta e quindi all’avviamento di un determinato sport, ma anche rispetto al suo mantenimento. Tutto ciò è riassumibile nel concetto di motivazione allo sport. Quando si parla di motivazione, si fa riferimento alla spinta dell’individuo ad agire ed a mettere in atto comportamenti orientati a uno scopo. Affinché si inizi nella propria vita a praticare una qualsiasi attività, infatti, è necessaria una spinta, una causa, appunto una motivazione.

Nel caso in cui la scelta sia dettata da un’esperienza diretta sul campo, come i bagni al mare, l’avviamento sarà agevolato e sostenuto da un’ alta motivazione. Quest’ultima, sarà fondamentale anche nel mantenimento di quella specifica disciplina nel tempo.

Quando invece la decisione è dettata dall’amico/a del cuore, l’accesso allo sport sarà facilitato e sostenuto dalla condivisione, ma non è detto che la l’interesse per quella disciplina si mantenga stabile nel tempo: il rischio di abbandono potrebbe essere dietro l’angolo.

Se invece la scelta è indirizzata verso lo sport che hanno fatto i genitori, occorre comprendere la reale motivazione che sta dietro questa decisione. E’ il/la figlio/a che ha scelto perché si è appassionato/a di uno sport tanto raccontato a casa oppure è il genitore che ha “indirizzato” questa decisione  probabilmente  per  un   riscatto   personale   per   traguardi   che   non   è   riuscito   a   raggiungere? In quest’ultimo caso gli effetti negativi potrebbero non essere solo a livello della pratica sportiva, e dunque traducibili in un precoce drop-out, ma anche a livello più generale sullo sviluppo psicologico, come ad esempio sull’autostima e sul senso di autoefficacia.

Sicuramente la prima situazione, che vede il/la figlio/a scegliere autonomamente lo sport da praticare sulla base della propria esperienza, è la condizione migliore  ma senza un adeguato supporto da parte degli adulti, dei genitori e dell’allenatore, non è detto che possa durare nel tempo. È proprio il sostegno da parte degli adulti significativi che può fare la differenza anche nei casi in cui la motivazione è bassa, o comunque labile.  In che modo allora, in qualità di genitori, possiamo aiutare i figli a maturare la passione e l’interesse per quello sport? Per prima cosa dobbiamo essere empatici, che vuol dire aiutarli a stare dentro gli impegni presi, accompagnarli nel loro percorso, stando attenti a ciò che ci chiedono soprattutto con il corpo, con il linguaggio non-verbale, perché con quello verbale a volte non sono in grado di esprimersi, soprattutto i più piccoli. C’è chi ha bisogno di essere sostenuto, incoraggiato e chi ha bisogno di essere lasciato in pace, cioè di vivere un’esperienza, accompagnato sì, ma messo in grado di potersi confrontare da solo col mondo. È un diritto dei minori sperimentarsi, nel bene e nel male, senza il controllo diretto dei genitori anche sapendo che un altro adulto vigila su di loro. Inoltre, fondamentale è la consapevolezza dei nostri schemi emotivi, che si traduce nel saper gestire le nostre emozioni e i nostri atteggiamenti e nell’ essere consapevoli dell’importante ruolo educativo che si sta svolgendo in quel momento.

 

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