“ MIO FIGLIO VA MALE A SCUOLA NON GLI FACCIO PIÙ FARE SPORT”

Nella mia duplice esperienza di allenatrice e di psicologa tante volte mi sono imbattuta in questa affermazione da parte di uno  o di entrambi i genitori : “Il rendimento scolastico di mio figlio è pessimo, lo tolgo dallo sport!”

Sicuramente la scuola ha il primato tra le attività importanti per i nostri figli ma siamo sicuri che lo sport sia qualcosa di meno utile? Il messaggio indiretto che un’ affermazione di questo tipo veicola è di punire il bambino o il ragazzo di fronte ad un insuccesso scolastico.

Un tale comportamento è dannoso per il minore non solo perché va ad indebolire la sua autostima ma anche perché molto spesso la privazione dallo sport non promuove i risultati positivi attesi.

Non solo.

Solitamente le vittime di questa rinuncia forzata sono proprio quei bambini che a scuola hanno delle difficoltà più o meno riconosciute, come un disturbo dell’apprendimento oppure altre difficoltà. Spesso per loro lo sport rappresenta una sana alternativa alla scuola dove stentano a vedere maturare i frutti del proprio impegno.

Alla luce di ciò, perché privarli di qualcosa che invece li rende felici e più forti a livello psicologico?

Dopo il danno la beffa. Forse lo sport non è il capro espiatorio di tutti i mali, anzi!

Numerose sono le evidenze scientifiche a conferma benefici dello sport sulla salute di bambini e ragazzi che vanno ben aldilà del semplice potenziamento muscolare; l’attività sportiva ha un impatto positivo sull’umore, sulle capacità relazionali, sull’autostima, sul senso di efficacia, sulla gestione dello stress nonché su alcune componenti cognitive, fondamentali anche per la scuola. Rispetto a quest’ultimo punto, è stato rilevato che i giovani che praticano sport hanno maggiori capacità di memorizzazione. Inoltre, stare in una squadra comporta l’apprendimento ed il rispetto di regole, l’assunzione di responsabilità, l’osservanza di orari e appuntamenti, prendere decisioni, porsi degli obiettivi e molte altre componenti trasversali, ossia utili non soltanto nell’attività sportiva ma nella vita di tutti giorni.

In quest’ottica, lo sport rappresenta una palestra di vita nello sviluppo di bambini e ragazzi, fondamentale per una sana crescita non solo a livello fisico ma anche a livello emotivo, cognitivo e sociale.

Sicuramente conciliare sport e studio non è facile, ma considerando i numerosi benefici uno sforzo lo si può fare…lo si deve fare!

Allora? Come si possono raggiungere buoni risultati su entrambi i fronti?

Da ex atleta vi posso dire che si possono ottenere risultati positivi sia a scuola che nello sport grazie ad una buona organizzazione, alla costanza, alla volontà ed a tanta passione.

Da psicologa quello che sottolineo affinché i bambini e i ragazzi riescano ad organizzarsi ed a destreggiarsi tra impegni scolastici e sportivi, fondamentale è il supporto dei genitori. Se lo sport rappresenta un contesto di vita importante per i giovani, allora occorre sostenerli in questo ambito, dandogli fiducia e incoraggiandoli. Facile a dirsi ma non sempre facile a farsi, dal momento che l’ approccio che i più piccoli sviluppano nei confronti dello sport passa da quella che è stata l’esperienza sportiva di noi adulti e da quelli che sono i vissuti ad essa associati. Noi siamo per loro dei modelli. Se per noi lo sport ha rappresentato la palestra di vita di cui parlavamo sopra, sicuramente ci verrà più facile supportare bambini e ragazzi nel loro percorso di atleti; viceversa, se per noi lo sport è stato una perdita di tempo, più difficile sarà trasmettere la passione e impegno verso questo ambito. È importante, quindi, che il genitore, riconosca quelli che sono i suoi vissuti rispetto alla vita sportiva del figlio che possono involontariamente influenzarlo senza che se ne renda conto.

Comments (2)

  1. Hola estimado. Lo sigo desde hace tempo y me parecen interesantes sus articulos. Recibo sus newsletters con asiduidad e interes. Soy de Buenos Aires, Argentina, soy psicologa, aunque bastante eclectica. Nada dogmatica, con la mente abierta, y si bien tengo mi postura y mis intereses se han dirigido en los ultimos sños por la clinica, tengo formacion en investigacion. Me gusta escribir y estoy de acuerdo contigo, mantenerse en la zona de confort, reduce nuestras posibilidades de crecimiento, y nos apegamos a nuestras corazas y armaduras. Las armaduras se oxidan y nos aprietan. Por ello, a desembarazarnos de ellas! Un abrazo y espero sus recomendaciones para la proxima semana. Franca.

    1. Querida Franca, gracias por tu interés. Saludos Eleonora Ceccarelli

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